martedì 29 maggio 2007

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ROMA - Gad Lerner ha appena finito di parlare in diretta al Tg1: "Il presidente della commissione di vigilanza Rai (Mario Landolfi di An) mi ha chiesto di sistemare una persona".

Fabio Mussi, capogruppo dei Ds alla Camera, fa sapere che scrive ai presidenti di Camera e Senato, Mancino e Violante, per sottoporre il caso Landolfi: "Se Landolfi ha un minimo di dignità, domattina le sue dimissioni dovrebbero precedere la mia lettera".

Il centrodestra prova a reagire. Ma, curiosamente, nessuno mette in dubbio le parole di Lerner, quanto i tempi della comunicazione. "Perché Lerner parla solo ora, visto che l'episodio risale a luglio?" si chiedono infatti Alessandra Mussolini di An e Marco Follini del Ccd.

Commenti contrastanti anche sulle dimissioni di Lerner. Arturo Parisi (Democratici) si dice "rammaricato", Di Pietro definisce l'ex direttore del Tg1 come "un esempio per tutti". Il Polo invece rilancia. An con Gasparri e Urso chiede le dimissioni anche dei vertici della Rai, il forzista Tajani nega che "il Polo abbia tentato interferenze politiche". Una tesi contestata dal diessino Vita che ribatte: "La circostanza denunciata questa sera da Gad Lerner sulle interferenze politiche subite è francamente inaudita. Si è tentato di destabilizzare il servizio pubblico approfittando di un errore, ancorchè pesantissimo".

Per il presidente dei deputati di An Gustavo Selva le dimissioni di Lerner sono "un atto di onestà intellettuale, di sensibilità professionale e politica e di rispetto dell'indirizzo espresso a grande maggioranza dalla Camera".

Nel frattempo il presidente della Rai, Roberto Zaccaria, e il direttore generale, Pier Luigi Celli, annunciano: "Il nuovo direttore del Tg1 sarà nominato nei prossimi giorni".

(1 ottobre 2000)

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