giovedì 31 maggio 2007

Finanziamenti e budget

I partiti si spartiranno una “torta" da 250 milioni di euro per le spese elettorali sostenute in occasione dell'election day. La somma sarà ripartita in base alla percentuale ottenuta da ciascuno. Inutile dire che il buon esito delle votazioni è fondamentale. Per intendersi: un punto in percentuale vale 2,5 milioni di euro (5 miliardi di vecchie lire). A questa cifra ci si è arrivati negli anni e con piccoli aggiustamenti. Alle elezioni del 1999 fu approvata una legge sui rimborsi elettorali che elargiva oltre 160 miliardi ai partiti: 3.400 lire per ogni cittadino iscritto nelle liste elettorali. Nel 2002 i rimborsi si sono quasi triplicati: 5 euro. Il tutto grazie a una delle rarissime leggi approvate in un clima bipartisan. Inoltre gli iscritti alle liste elettorali, causa invecchiamento della popolazione, sono aumentati superando i 50 milioni. Così nelle casse dei partiti arriveranno, questa volta, 250.038.250 di euro. Per vincere bisogna spendere e chi spende e perde, oltre al seggio, perde quel che ha speso. Per il 2004 i budget iniziali dichiarati dalle forze politiche viaggiano a 6 zeri.
Forza Italia ha stanziato per ora circa 25 milioni per una campagna fatta non solo di manifesti con Berlusconi. Il partito ha per esempio pubblicato un libricino di 50 pagine destinato ai 250mila iscritti in cui sono riportate le realizzazioni del governo e vengono confutate le "menzogne" dell'opposizione. La Lista Prodi ha messo in campo una cifra iniziale di 6 milioni per tutte iniziative: manifesti, spot, incontri dei leader sul territorio (non sono comprese le spese sostenute dalle strutture periferiche, che a loro volta si autofinanziano grazie a donazioni). Cifra destinata a lievitare fino a 8 milioni nell'ultima fase "calda" della campagna elettorale. I Verdi e L'Udeur prevedono una spesa di 1 milione. Chi ha solo spese è invece il singolo parlamentare, impegnato in una corsa difficilissima, perché deve ottenere preferenze in una circoscrizione che comprende 4 o 5 regioni. Le Europee possono costare anche 1 miliardo ecchie lire, come mostrano i resoconti del 1999. Ma al momento nessun candidato svela il suo budget.

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