giovedì 31 maggio 2007

Dirigenti e impiegati

Sono un impiegato statale, lavoro al sud e passo gran parte della mia giornata dietro una scrivania, quindi un ministeriale della peggiore specie. La mia realtà è quella di un ufficio dove (può sembrare strano) si lavora moltissimo, dove la maggior parte dei dipendenti ha meno di 40 anni e gli altri non superano i 50. E' vero che una percentuale di dipendenti non fa assolutamente nulla e sono quelli appartenenti alle categorie più basse, ma la stragrande maggioranza si permette al massimo un caffè (15 minuti) preso alla macchinetta in Ufficio stesso. Vi posso assicurare che gli sprechi soprattutto di denaro (non si possono restituire i soldi assegnati, anche se non richiesti, e compriamo cose asolutamente inutili) partono dalle amministrazioni centrali. l problema dell'inefficienza è dovuto,innanzi tutto, alle centinaia di assunzioni clientelari, che vengono sfruttate dal Ministro di turno per allargare il proprio consenso politico e se il primo a essere "sostenuto" politicamente è il Dirigente ecco che non farà nulla per creare malumori, denunce sindacali, ecc. E' impossibile valutare l'operato dei singoli, tanto che i premi di produttività vengono distribuiti a "pioggia", perchè è lo stesso Dirigente che deve relazionare sulla funzionalità dell'Ufficio e quindi denunciarne le mancanze significherebbe autoaccusarsi, col conseguente pericolo di non avere riconosciuti gli emolumenti aggiuntivi alla retribuzione e di essere sostituito con un Dirigente più "tranquillo".

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