mercoledì 11 luglio 2007

Poltrone

Fonte: Corriere della sera

Negli enti locali società raddoppiate. E anche le poltrone

di Mario Sensini

Pubblicato venerdì 11 Maggio 2007

ROMA - Indignata è dire poco. Al ministro degli Affari regionali, Linda Lanzillotta, quella sentenza della Consulta che boccia il taglio del 10% degli stipendi di presidenti e consiglieri regionali non va proprio giù. O meglio, la sentenza va benissimo, "perché era chiaro che la Finanziaria del 2006 invadeva le competenze delle regioni. È il ricorso delle regioni che è scandaloso".

Ma la Campania ha difeso i suoi diritti costituzionali, o no?
"Un conto è la forma, un conto è la sostanza. La legge era fatta male, ma l’obiettivo era giustissimo, ed il ricorso è stato del tutto inopportuno. L’autonomia degli enti locali va difesa, ma nell’interesse dei cittadini, non per tutelare il ceto politico. La finalità dell’autonomia è il bene collettivo, mica quello degli amministratori, che si preoccupano di mantenere prerogative che hanno passato il segno».

Proprio adesso che s’è scatenata la guerra ai costi della politica...
"Appunto. E meno male, perché così la politica sta perdendo senso. È una questione etica. Esclusi senatori e deputati, quindi dai consigli regionali in giù, gli eletti in Italia sono 178.500. Le società pubbliche sono diventate 3.211, con 17.445 consiglieri d’amministrazione. Quelle che si occupano di servizi pubblici locali oggi sono 889: sono raddoppiate negli ultimi cinque anni, ma il numero dei loro dipendenti è rimasto lo stesso. Sono moltipllcate solo le poltrone. Ora basta...».

Ministro, quando si passerà dalle parole ai fatti?
"Tra al massimo un mese porte in Consiglio dei ministri la legge sulla montagna con la razionalizzazione delle Comunità montane. Ma abbiamo iniziato da tempo, già con l’ultima Finanziaria, dando agli enti locali obiettivi generali di risparmio, senza invadere le loro competenze. Facciano loro, ma facciano».

Difatti gli amministratori locali non vogliono accettare di rinunciare ai compensi delle spa controllate di cui sono consiglieri...
"La querelle è stata appena risolta con una circolare interpretativa. Per i manager si possono fare contratti da dirigenti, ma i presidenti e i consiglieri svolgono ruoli non operativi, quindi il divieto di riscuotere emolumenti resta».

Anche quello di nominare nelle società pubbliche gli amministratori di società in perdita?
"Sì. Il divieto non si applicherà solo se le perdite sono risultate inferiori a quelle dei business plan».

La riduzione dei consigli d’amministrazione delle società pubbliche non è stata ancora attuata...
"Risolto anche quello. Abbiamo fissato a 2 milioni di capitale il limite invalicabile sotto al quale le società non possono avere più di tre consiglieri. Possono arrivare a cinque solo se hanno un capitale più alto e aperto ai privati"

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