giovedì 12 luglio 2007

Appunti su Abusi

Per la costruzione abusiva di un capannone a Colleferro nel 1994-95
Moffa indagato: abuso d'ufficio
Iniziativa della procura di Velletri nei confronti del sottosegretario alle Infrastrutture ed ex presidente della Provincia di Roma

ROMA - Il sottosegretario alle Infrastrutture ed ex presidente della provincia di Roma, Silvano Moffa, è indagato per abuso d'ufficio e corruzione per aver favorito la costruzione di un capannone a Colleferro (Roma), nel periodo in in cui era sindaco della città. Il tribunale di Velletri ha emesso nei confronti dell' esponente di An un provvedimento di divieto a recarsi a Colleferro. La decisione del Gip Aldo Morgugli è stata presa - secondo quanto si è appreso - sulla base di un'indagine della sezione di polizia giudiziaria del Corpo forestale dello Stato di Velletri, coordinata dal pm Giuseppe Travaglini. I fatti risalgono a 1994-1995. Assieme a Moffa sono indagati Claudio Pallotta, dell' ufficiale tecnico del comune di Colleferro; Maurizio Grigolin, amministratore delegato della società «Fornace e calce Grigolin», che ha costruito il capannone, e Gaetano Iacobucci, consigliere di amministrazione del consorzio di cui faceva parte la società.
CHI E' - Moffa, 55 anni, nato a Roma da una famiglia originaria di Riccia, in provincia di Campobasso, per oltre 10 anni ha vissuto in Molise, ad Isernia, dove il padre era segretario comunale. Giornalista professionista dal 1985, è stato vicedirettore del quotidiano «Il Secolo d'Italia». Fin da giovane è impegnato in politica con la destra ed è responsabile dell'Ufficio per il programma di Alleanza Nazionale. Primo cittadino del Comune di Colleferro, in provincia di Roma, per due consiliature consecutive dal 1993 al 2001, nel 1997 è stato il sindaco più votato d'Italia con il 70% delle preferenze e nel 2004 è stato rieletto al vertice della cittadina laziale. Eletto consigliere provinciale nel 1996, è stato presidente della Provincia di Roma dal dicembre 1998 al maggio 2003.
LA REPLICA - «Dichiaro pubblicamente che gli addebiti che mi vengono mossi sono del tutto infondati e sono fiducioso che l'insussistenza dei fatti ipotizzati sia quanto prima accertata dal Tribunale». ha dichiarato il sottosegretario alle Infrastrutture , commentanto la notizia dell'indagine. «Non posso esimermi dal rilevare la singolare coincidenza della inibizione all'accesso e dimora a Colleferro, mio collegio elettorale, ed il fatto che il provvedimento segue di soli due giorni la presentazione della mia candidatura alla Camera per le prossime elezioni politiche».
LA REAZIONE DI AN - «Il gravissimo attacco sferrato dalla magistratura contro il sottosegretario Silvano Moffa non può non essere interpretato come un tentativo di condizionare la campagna elettorale attraverso atti giudiziari che fondano, peraltro, sul nulla assoluto essendo palese per tabulas l'estraneità di Silvano Moffa alle vicende della societá Sloi», ha detto il deputato di An Enzo Fragalà, esprimendo «solidarietà umana e politica» a Moffa, «uno specchiato amministratore di cui Alleanza nazionale può andare fiera». «Trovo indegna l'entrata nella campagna elettorale del Tribunale di Velletri contro il sottosegretario Moffa per l'autorizzazione alla costruzione di un capannone», ha aggiunto il coordinatore regionale della Lombardia di An, Cristiana Muscardini, interviene sul caso Moffa.«Sarebbe il caso di aprire un'inchiesta -sottolinea Muscardini- per sapere che cosa ha fatto quel tribunale fino ad oggi, questa è una nuova dimostrazione dell'utilizzo strumentale, da parte di molti, del sistema giudiziario».
09 marzo 2006

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