martedì 10 luglio 2007

Giancarlo Cimoli

Giancarlo Cimoli (Fivizzano, 12 dicembre 1939) è un dirigente d'azienda italianoe un manager che ha ricoperto importanti incarichi in aziende pubbliche..

Laureato in ingegneria chimica nel corso di laurea del Premio Nobel Giulio Natta, al Politecnico di Milano. Inizia la sua attività professionale nel 1966 presso la Sir. Dal 1968 al 1974 lavora per la Snia Viscosa. Nel 1985 è amministratore delegato della Montefibre. Dal 1987 passa al Gruppo Montedison. Dal 1988 è direttore generale del Gruppo Enimont, incarico che lascia nel 1991 per andare a ricoprire il ruolo di amministratore delegato dell'Edison.

Ferrovie dello Stato [modifica]

Nel 1996 il governo Prodi lo sceglie come risanatore delle Ferrovie dello Stato dopo la discutibile gestione di Lorenzo Necci, coinvolto nell'inchiesta mani pulite. Guida il gruppo ferroviario per otto anni procedendo ad uno snellimento del personale ed alla societarizzazione delle varie attività. Durante il suo mandato nascono Trenitalia, Rfi, Grandi Stazioni. Per un breve periodo il Tesoro gli affianca come presidente l'economista Claudio Demattè, ex presidente della Rai e rettore della Luiss, i risultati della sua amministrazione sono deleteri e portano le Ferrovie Italine al disastro economico e ad una totale innefficenza del servizio. Lascia FS nel 2004 con un premio di buona uscita di 6 milioni e 700.000 euro e viene nominato al vertice della compagnia Alitalia.

Alitalia [modifica]

Per il risanamento della compagnia aerea, Cimoli realizza il "Piano industriale 2005-2008", con l'obiettivo di riportare in attivo i conti a partire dal bilancio 2006. Pressato dalla Consob che chiede una gestione trasparente durante l'iter della privatizzazione della compagnia, Cimoli all'inizio 2007 stima in circa 380 milioni di euro il rosso per l'esercizio dell'anno precedente. La gestione Cimoli non piace ai sindacati che hanno chiesto ripetutamente al governo il suo avvicendamento. Nel settembre 2006 il Governo Prodi constata la crisi della compagnia aerea prossima al fallimento a cui la condotta Cimoli, decaduto il consiglio di amministrazione, il Ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa non gli rinnova la fiducia, indicando come nuovo presidente della compagnia Berardino Libonati.

Emolumenti [modifica]

In una compagnia in profondo rosso come Alitalia, particolare scalpore ha destato la retribuzione che Cimoli si è autoattribuita di quasi 3 milioni di euro: uno stipendio considerevolmente più alto di quello dei capiazienda delle altre compagnie europee in utile, 6 volte quello di Air France e il triplo di British Airways.

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