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Questa dichiarazione colpisce per la sua eccentricità rispetto alla serie delle entrate elevate registrate, da molti anni, dal professor Romano Prodi: è stato boiardo di Stato, presidente dell’Iri, presidente della Commissione europea, apprezzato consulente con prestigiosi incarichi adeguatamente retribuiti.
In quei difficili dodici mesi, va detto, il Professore non era ancora deputato e non era più presidente della Commissione Ue, ma incuriosisce che il ruscello dei redditi si sia quasi seccato di colpo. I politici italiani, a giudicare dalle dichiarazioni, guadagnano mediamente dai 120 mila ai 200 mila euro l’anno. Il Professore con quel 2005 magro, è sceso sotto la media, il suo reddito è precipitato a meno della metà di quello del suo portavoce Silvio Sircana, che ha denunciato 254.575 euro.
L’elenco dei contribuenti rivela che non mancano nell’Unione gli esponenti che denunciano redditi vicini o superiori al milione di euro, ma che la palma della povertà va a Francesco Caruso, di Rifondazione comunista. Il ribelle per definizione si è dichiarato "nullatenente". Ma di che viveva? Come faceva a seguire raduni e convegni "no global", a spostarsi per raggiungere tutte le città nelle quali i disordini chiamavano? Misteri.
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